La tavola d’ispirazione, spesso chiamata con il termine inglese moodboard, è una raccolta di elementi visivi che un’agenzia grafica utilizza per definire la traccia e l’ispirazione di un progetto grafico.
Nate con la moda, utilizzate ampiamente dal mondo del design d’interni, le moodboard hanno avuto un’evoluzione nel corso degli ultimi decenni.
Negli anni Novanta si usavano carta, colla e scotch e tantissima pazienza per cercare, fotografare,fotocopiare e fare un collage di tutto ciò che contribuiva a creare una mappa di idee su cui costruire un progetto creativo.
Oggi gli strumenti a disposizione sono cambiati e il digitale ha dato un nuovo slancio alle tavole d’ispirazione, aumentandone senza dubbio la qualità e la versatilità.
A cosa serve una moodboard?
La tavola d’ispirazione serve prima di tutto all’agenzia grafica per tracciare l’ispirazione e l’atmosfera che guideranno tutto il lavoro grafico di un progetto.
Serve per capire:
- il taglio grafico generale
- i colori da utilizzare
- gli stili di font per le parti testuali
- quali correnti grafiche e artistiche possono essere ripercorse
- come sono combinate linee e forme
Mettere insieme tutti questi dettagli significa creare un quadro della direzione che prenderanno le scelte grafiche, una guida che permette al cliente di capire l’atmosfera desiderata e che servirà, anche in seguito, come traccia per compiere scelte visive coerenti con l’ispirazione iniziale.
Perché è importante farla e quando
Pensiamo alla tavola di stile come a una mappa di idee e di ispirazioni ragionate sulla base di una strategia di marketing funzionale a un brand o a un prodotto.
Devi lanciare un nuovo marchio? Sicuramente avrai fatto delle analisi sul target di clienti, sui competitor e sul posizionamento nel mercato per capire quali caratteristiche dovranno avere i tuoi servizi/prodotti. Perfetto, ma sappi anche che avere un’idea chiara di come il marchio si racconterà al mondo a livello estetico-visivo è altrettanto importante.
Quello a cui un’agenzia grafica ambisce è avere uno spazio di ragionamento creativo per realizzare un supporto originale e allo stesso tempo coerente con gli obiettivi del progetto grafico e con l’identità di brand.
Infatti, la tavola di stile, come molti erroneamente pensano, non è utile solo quando si lanciano nuovi marchi, ma anche per progetti più comuni o all’ordine del giorno, come i restyling grafici di alcuni dei supporti comunicativi dell’azienda, lo sviluppo di un nuovo sito web, il rinnovo di linee di prodotto.
È vero, è un passaggio in più nel flusso di un progetto che va messo in conto prima di partire con il lavoro grafico tout court, ma fidati se ti diciamo che è tempo speso bene.
Come creare coerenza nella proposizione visiva di un brand
In passato, le moodboard tendevano a essere a solo uso e consumo interno dell’agenzia, come supporto per un processo grafico e creativo. Oggi, invece, sono spesso condivise con i clienti, e c’è un motivo più che valido se le aziende scelgono di “svelare i retroscena”.
Mettiamo che una moodboard nasca per il restyling di un packaging di prodotto. L’agenzia grafica a cui sarà commissionato il lavoro si occuperà di creare il progetto e partirà proprio dalla moodboard.
Ma lo stesso prodotto sarà poi raccontato visivamente anche in tanti altri supporti oltre al packaging e capita spesso che a occuparsi della comunicazione aziendale siano figure interne all’azienda, che avranno bisogno di attingere alla stessa ispirazione visiva per raccontare il prodotto con gli stessi strumenti.
Da cosa è composta una moodboard?In passato era una tavola visivo-tattile. Si potevano inserire anche oggetti o elementi reali che venivano applicati su una tavola con colla o scotch, ad esempio tessuti o materiali. Il reperimento delle idee era lungo e laborioso e questo limitava spesso la creazione di una moodboard solo per progetti molto strutturati.
Oggi grazie al digitale, la qualità delle tavole di stile è mediamente migliorata, sono più impattanti e possono includere elementi quali audio e animazioni, particolarmente interessanti quando la moodboard nasce per un sito web o per un prodotto digital.
Le immagini restano comunque l’elemento chiave di questo strumento ed è inutile dire che il web mette a disposizione un accesso immediato e praticamente infinito al mondo delle immagini. . Grazie a queste nuove opportunità, oggi una tavola di stile può prendere vita per molti più contesti rispetto al passato ed è diventata uno strumento in cui la funzionalità ha prevalso sulla pura estetica.
Chi fa la tavola d’ispirazione?
In realtà una moodboard possono farla tutti. Pinterest fa scuola a riguardo. Qui moltissime persone fanno moodboard anche solo per diletto.
Non dimentichiamoci mai, infatti, che una tavola d’ispirazione è espressione di una personalità, di un bagaglio visivo e culturale che una persona - o un gruppo di professionisti nel caso dell’agenzia grafica - hanno raccolto nel tempo attraverso studio, osservazione e passione. Una mostra d’arte, l’esame all’università, la copertina di una rivista, lo scorcio di una vacanza estiva: tutto può diventare parte di una moodboard ogni volta diversa, ogni volta originale.
Ma le ispirazioni non possono essere disgiunte da un brief, da un obiettivo che quasi sempre è definito da un reparto marketing. Una moodboard che nasce ‘di pancia’ è solo esercizio estetico.
Il vero valore aggiunto di questo strumento nasce quando l’ispirazione è funzionale a tracciare la strada verso un obiettivo: raggiungere specifici clienti, stimolare precise sensazioni, raccontare un brand o un prodotto valorizzando il suo posizionamento nel mercato.
Se pensi che si tratti di un puro esercizio di stile o di un servizio in più che l’agenzia grafica ti vuole vendere, ti sbagli di grosso. Se vuoi davvero renderti conto dell’importanza delle tavole d’ispirazione, fai questo semplice esperimento.
Prendi uno qualunque dei tuoi prodotti/servizi e lasciati ispirare. Il colore dell’etichetta magari ti richiamerà alla mente un luogo, l’effetto grafico del logo forse ti farà venire in mente un tessuto o un materiale particolare, le linee del packaging ti ricorderanno - chissà - una corrente artistica…
Ecco, pensa che per la creazione di ogni singolo progetto l’agenzia grafica mette in campo la creatività, l’ispirazione e la sensibilità di professionisti e gli strumenti tecnologici più avanzati. Se un prodotto ti racconta visivamente una storia sensata e coerente, è perché qualcuno ha fatto bene il suo lavoro.
Ogni progetto grafico può schiudere mille porte nel nostro universo mentale, mille possibili “appigli” per avvicinare i tuoi clienti e raccontare qualcosa. Non sfruttare questa opportunità significa rinunciare a una comunicazione strategica.