Blog - 27-05-2022

Le temperature del traffico web

il traffico web

Conoscere i tuoi utenti e le loro disposizioni è fondamentale per calibrare la tua strategia di marketing. Gli utenti del tuo sito non hanno tutti le stesse intenzioni verso i tuoi prodotti - alcuni danno solo un'occhiata, altri sono fedeli clienti . Va da sé che non potrai rivolgerti a tutti nella stessa maniera, ma dovrai differenziare le tue strategie in base al grado di reale interesse e coinvolgimento.

Il traffico web non è tutto uguale

Il traffico web non è tutto uguale. Di tutti coloro che viaggiano ogni giorno su Internet - e sono tantissimi! - alcuni stanno solo cercando informazioni, altri sono pronti a fare il loro primo acquisto, mentre altri ancora sono fedeli consumatori dei tuoi prodotti/servizi.

Per un’agenzia di web marketing è normale conoscere tutte le varianti, ma per un’azienda che si appresta per la prima volta a una campagna di web marketing o che in passato ha provato soluzioni poco soddisfacenti orientarsi potrebbe non essere così semplice.

Quindi, proprio perché sappiamo che potresti avere bisogno di fare un po’ di ordine, ecco una mini guida al tipo di traffico che può arrivare sul tuo sito web.

Prima di tutto, chiariamo cos’è il traffico web. Si tratta del flusso di utenti che entrano nel tuo sito web ed è l’indicatore principale per valutare se quello che tu e/o la tua agenzia web avete fatto sta effettivamente funzionando.

Le ‘temperature’ del traffico web

Il modo in cui l’utente si pone nei confronti del sito web è la prima variante. Come abbiamo visto, non tutti i visitatori hanno le stesse intenzioni (se volessimo parlare in stile marketing, diremmo che non sono allo stesso livello del funnel).

Qualcuno si informa e basta, qualcun altro è pronto a ripetere l’acquisto e nel mezzo ci sono un sacco di altre situazioni.

La temperatura del traffico esprime esattamente quanto un utente possa essere intenzionato - o meno - a una conversione. Più il visitatore si ‘scalda’ e più questa probabilità aumenta.

Ed ecco che abbiamo:

  • Il traffico freddo (cold web traffic)
  • Il traffico tiepido (warm web traffic)
  • Il traffico caldo (hot web traffic)

Hanno caratteristiche molto differenti, ma rappresentano tutti un’opportunità di trasformare un visitatore in un cliente. Vediamoli nel dettaglio.

Traffico freddo? Vieni che ti scaldiamo noi!

Il traffico freddo è costituito da persone che non hanno mai sentito parlare della tua azienda o del brand, a volte neppure del prodotto/servizio. Questo capita soprattutto per le aziende innovatrici o per le start-up. Se il prodotto/servizio nasce con la tua azienda, è poco probabile che gli utenti lo conoscano.

Se hanno cliccato un banner, un annuncio o un link lo hanno fatto per il solo appeal del messaggio. Sono quindi in un momento in cui cercano informazioni e soluzioni, ma non sono pronti alla conversione. Si stanno orientando.

Per questo tipo di traffico non è utile ambire alla presentazione dell’azienda, quanto piuttosto dare risposte a ciò che gli utenti cercano tramite video, blog, podcast e guide.

‘Scaldare’ un traffico freddo, però, è tutt’altro che semplice. Richiede pianificazione, strategia e lavoro congiunto tra agenzia di web marketing e azienda.

La strada più efficace è fornire a questo tipo di utenti quello che in gergo si chiama lead magnet ovvero una risorsa gratuita percepita come di grande valore, al punto che l’utente è disponibile a lasciare i propri dati personali pur di riceverla.

Con i dati di contatto a disposizione, l’azienda può ‘nutrire’ questa tipologia di traffico, con informazioni più approfondite, sconti, e costruendo un rapporto di fiducia che ‘scalderà’, appunto, un utente che sarà sempre meno estraneo.

Le temperature del traffico web focus2

Traffico tiepido, ecco come ti convinco il visitatore indeciso

Il traffico tiepido è composto da utenti che già conoscono l’azienda, il marchio o il prodotto/servizio che offre.

Probabilmente queste persone hanno già visitato il tuo sito web, hanno letto i contenuti che hai proposto, ti seguono sui social e forse si sono iscritti anche alla newsletter, ma non hanno ancora mostrato un interesse concreto alla conversione.

Nel loro caso continuano a essere utili tutte le tipologie di contenuto create per il traffico freddo, ma con gli utenti che già ti conoscono potrebbe essere utile spingersi oltre, offrendo demo, webinar, strumenti gratuiti, inviti a eventi oppure offerte ancora più mirate.

Si tratta di contenuti più strutturati, funzionali a portare l’utente a valutare più concretamente di compiere una conversione.

Traffico caldo, meglio bollente

Il traffico caldo è composto da utenti che hanno già acquistato un prodotto/servizio dalla tua azienda. La conoscono, ma soprattutto si fidano e ci sono buone possibilità che convertano di nuovo.

L’obiettivo con questo tipo di utenti è fare upselling, ovvero portarli a ripetere la conversione verso un prodotto/servizio di maggior costo.

Gli utenti ‘caldi’ possono diventare veri e propri ambasciatori del prodotto, una risorsa inestimabile per attivare il passaparola (ancora estremamente vincente).

Uno strumento molto funzionale con il traffico caldo sono le campagne PPC (pay per click). Le campagne pubblicitarie possono indirizzare questo tipo di utenti verso landing page specifiche, offerte, pagine prodotto, ecc.

I dati di traffico “parlano” (e noi li capiamo)

In una strategia di marketing l’obiettivo è intercettare gli utenti ‘giusti’, fare in modo che visitino il sito e compiano, ci si augura, la conversione desiderata.

Al nostro pubblico chiediamo sempre di fare qualcosa durante la loro navigazione, come iscriversi a una newsletter, acquistare un prodotto, scaricare un e-book, e così via.

Desideriamo che dal loro traffico web derivi una conversione. E tale conversione, se associata a una campagna ben precisa, può darci molte informazioni.

Ogni campagna dovrebbe essere monitorata impostando i parametri UTM (Urchin Tracking Module), ovvero cinque variabili associate all’URL della pagina di destinazione (conferma d’ordine, thank you page, pagina offerta, ecc.) per analizzare le sorgenti di traffico e i risultati di attività strategiche.

È così che l’efficacia delle nostre azioni su specifiche fonti di traffico e canali di diffusione. E raccogliamo un insieme di dati molto importanti.

Le temperature del traffico web focus1

Perché è fondamentale saper leggere i dati del traffico web?

Se parliamo di temperature di traffico web, è ovvio che il nostro obiettivo è quello di arrivare a un bel calore ideale perché il pubblico faccia una conversione.

E detta così sembra anche semplice, ma non dimentichiamoci mai una cosa: quello che chiamiamo traffico web è in realtà una miriade di utenti diversi con inclinazioni diverse.

Non tutti sono pronti alla conversione. Spingere per l’acquisto con un traffico freddo, quindi, non solo è tempo sprecato, ma è anche controproduttivo.

L’agenzia di web marketing deve calibrare le proprie azioni su uno specifico segmento di pubblico, e se ancora siamo lontani dalla meta - ovvero la conversione - accelerare i tempi non serve a nulla, anzi…

A ogni traffico corrisponde un comportamento e a ogni comportamento del traffico corrisponde una strategia. L’obiettivo è sempre la conversione, è vero, ma non possiamo pensare di arrivarci con un’unica strada e dobbiamo nutrire i nostri utenti guidandoli verso un percorso sempre più “caldo”.

Quello che conta è il movimento verso una maggiore consapevolezza e verso una decisione. Cercare solo le conversioni - e pensare che sia solo quello l’obiettivo utile - non è realistico.

E i dati servono proprio a questo, a dirci chi abbiamo di fronte, se si sta comportando secondo la sua “temperatura” e come sta interagendo con la nostra comunicazione.  

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