Blog - 07-07-2022

Psicologia dei colori: quanto conta nel marketing?

Psicologia dei colori nel marketing

I colori sono il fattore scatenante delle emozioni umane. La cosa curiosa è che nella realtà il colore non esiste nemmeno, ma è costruito in modo soggettivo dal nostro cervello.

Quando parliamo di design, il colore è il catalizzatore per eccellenza dell’attenzione e sarà l’elemento della memorabilità. Come agenzia grafica, la psicologia dei colori per noi è essenziale.

Quando creiamo una nuova immagine di brand, quando sviluppiamo un packaging o una landing page, sappiamo che il colore che sceglieremo avrà un peso importante.

Colori, come comunicare senza parole

La psicologia del colore è lo studio del rapporto tra colori e comportamento umano. I colori, infatti, sono portatori di un sistema valoriale e culturale profondo e non suscitano solo emozioni, ma anche azioni, atteggiamenti, ricordi.

Quando scegliamo un colore, lo facciamo con la consapevolezza di stimolare delle associazioni mentali. E quando parliamo di un brand, specifici colori influenzano le scelte dei consumatori e il loro comportamento.

Il gioco si complica perché raramente un brand utilizza un solo colore, ma piuttosto una palette di tonalità. E anche queste combinazioni vanno studiate in modo strategico per stimolare determinate sensazioni.

Ovviamente ciò non significa che tutta una strategia di marketing passi dalla scelta del colore, ma senza dubbio è un passaggio davvero importante.

psicologia dei colori quanto conta nel marketing focus 1

Colori e marketing, è questione di istinto

Basta osservare qualche dato per capire l’impatto del colore. Noi utilizziamo cinque sensi, eppure:

  • L’1% di noi prende decisioni basate sul profumo o sul suono
  • Il 3% si concentra sulla consistenza
  • Il 93% degli acquirenti sceglie in base all’aspetto visivo

Spesso il colore è la sola leva decisionale utilizzata. Il peso dell’aspetto estetico è tale che più della metà delle persone non tornerebbe in un negozio (anche online) se l’impatto visivo è stato negativo.

Le persone sono anche consapevoli di quanto il colore sia significativo: ben l’80% crede che sia l’elemento che rende riconoscibile un brand. Eppure il colore agisce in modo inconscio nelle nostre decisioni.

I colori influenzano le scelte?

Sì, assolutamente sì e, come accennato, in modo spesso inconsapevole. Vediamo, colore per colore, a quali messaggi, emozioni e sentimenti sono associati.

Blu

Il blu è un colore primario freddo che generalmente ispira pace, tranquillità, sicurezza. Un brand che si dipinge di blu ispira fiducia e affidabilità. Non per nulla, viene usato moltissimo da banche, istituti di credito e agenzie di assicurazioni.

È un colore tutto sommato “serio”, un po’ impostato, tanto che i giovani lo associano, a prescindere, con l’età adulta. In pratica, è il colore di chi sa, di chi fa funzionare le cose. Tanto per fare due nomi: Pay Pal, Samsung, Visa, Allianz, hp…

Verde

Il verde è un colore freddo secondario ottenuto unendo giallo e blu. È il colore per eccellenza della natura - beh, questo era piuttosto prevedibile - del benessere e della tranquillità.

Viene usato nei negozi per rilassare i clienti e metterli dell’umore giusto per fare acquisti, ma il luogo dove lo ritroviamo di più in assoluto è l’ospedale. Hai presente tutti quei muri verdini? Pensavi che fosse solo una scelta estetica (tra l’altro parecchio discutibile)? Certo che no, l’obiettivo era proprio quello di “far stare tranquilli” i degenti!

Ma torniamo al marketing. Il verde è diventato il colore della sostenibilità, dell’ecologia, delle iniziative a tutela della natura. Non importa il tuo mercato di riferimento, se la tua comunicazione ha a che fare con l’ambiente, beh, il verde è probabilmente una scelta irrinunciabile.

Rosso

Un colore potentissimo, che stimola non solo le emozioni, ma anche le reazioni fisiche del nostro corpo. Fissare una pagina rossa, per dire, aumenta i battiti cardiaci e alza la pressione sanguigna. Non solo, mette tutto il corpo in allarme come di fronte a un’emergenza.

A questo punto, dobbiamo proprio parlare di Coca Cola. Alla fine dell’800 veniva venduta nelle farmacie in barili colorati di rosso per distinguerli dalle soluzioni alcoliche, tassate in modo diverso.

Poi, però, è successo qualcos'altro. Se fissiamo una pubblicità della Coca Cola, una qualunque, in brevissimo tempo il tuo corpo attiverà una serie di meccanismi inconsci e automatici. Si alza l’allerta e il livello di attenzione e indovina di cosa ti dirà di aver bisogno il tuo cervello? Bingo, un bel bicchiere di Coca Cola fresca. 

È un colore “prepotente”, che ci trasmette un senso di urgenza e ci distrae dal corso dei nostri pensieri. Da usare con molta cautela. Funziona bene solo se dosato nelle giuste proporzioni, altrimenti crea l’effetto caos. Hai presente quelli che scrivono TUTTO IN MAIUSCOLO? ECCO, IL ROSSO FA LO STESSO EFFETTO!

Viola

Un colore estremamente complesso, nato dall’unione dei due opposti, il caldo rosso e il freddo blu. È per definizione il colore della nobiltà, pensa che sotto il regno di Elisabetta I d’Inghilterra, nel XVI secolo, solo i membri della royal family potevano indossarlo.

Piccola curiosità: nel 1856 il chimico William Henry Perkin riuscì a produrre sinteticamente il viola. Una scoperta eccezionale, se non fosse che il suo obiettivo era il vaccino contro la malaria. Quasi, William, c’eri quasi.

Il viola è anche il colore della magia, dei poteri occulti, della mente e delle sue potenzialità più nascoste.

Insomma, il colore perfetto per brand creativi, dalla forte immaginazione. Chi lo utilizza nel marketing sta dicendo forte e chiaro “Io sono speciale”.

Arancione e Giallo

I caldi colori del sole, dell’allegria e dell’ottimismo. Stimolano l’entusiasmo e il dinamismo e sono spesso associati a prodotti estivi o per un pubblico giovane.

Attenzione però, come abbiamo detto per il rosso, vanno dosati bene. Soprattutto l’arancione, figlio di giallo e rosso, rischia di creare un senso di ansietà nello spettatore.

Chi fa marketing lo sa bene, giallo e arancione sono esche potenti, che attirano soprattutto compratori impulsivi. In vetrina, su una pagina web, su un volantino non passano certo inosservati!  

Nero

Associato all’autorità, al potere, alla stabilità e alla forza, il nero può essere evocativo in modo impareggiabile. È anche un simbolo di intelligenza, formalità, prestigio.

Sono neri moltissimi brand del lusso: Prada, Chanel, Dior, Cartier e compagnia bella. Ti stanno dicendo “Siamo superiori”. Un messaggio che funziona solo se il brand può effettivamente giustificare questa presunzione, altrimenti meglio lasciar perdere.

Grigio

Anche qui il bilanciamento è tutto. Il grigio è il mix di bianco e nero e tira da una parte, verso l’efficienza, la funzionalità, la solidità, il tempismo, dall’altra verso la malinconia, la tristezza, la noia. L’ideale, con il grigio, è il contrasto con colori brillanti o - un grande classico - con il blu.

Il grigio è anche il colore del metallo e come tale esprime le caratteristiche di durevolezza, resistenza e stabilità. Ti dice niente Jaguar?

Bianco

Il bianco è un colore acromatico, dato dalla combinazione di tutti i colori visibili nello spettro visibile. È il colore della purezza - vedi abiti da sposa - dell’innocenza, della pulizia.

Non è un colore che crea empatia o vicinanza, ma il cervello ne è naturalmente attratto, forse anche perché ha il potere di alleviare la tensione emotiva.

Nel marketing può essere usato nei modi più diversi, ma fondamentalmente serve a creare ordine. Dai prodotti per la pulizia al settore medicale, il bianco è uno dei colori più diffusi a livello di brand, ma praticamente impossibile da gestire senza la combinazione di altre tonalità.

psicologia dei colori quanto conta nel marketing focus 2

Strategia del colore

Una strategia cromatica è possibile. Un'agenzia grafica di lungo corso lo sa, la scelta del colore ha un peso strategico per il marchio.

La psicologia del colore è strettamente legata alla corretta narrazione dei valori di un brand. Il giusto colore può migliorare le performance di una strategia di marketing a tutto tondo e aiutare le persone a comprendere le connessioni tra l’immagine del brand e i suoi valori.

Una scelta sbagliata, invece, significa mancare l’opportunità di raccontare un marchio nella sua essenza, intercettare un pubblico sbagliato, comunicare messaggi completamente fuori rotta.

Ogni colore è uno strumento, non solo un elemento creativo. È il mezzo con cui un brand ispira precise emozioni al proprio pubblico.

Come scegliere quello giusto?

Partiamo da un principio, i colori sono linfa vitale per un’agenzia grafica.
Nello sceglierli è importante considerare alcuni fattori chiave:

1.     Autenticità

Non esiste un colore migliore in assoluto, ma solo il più adatto per raccontare i valori della tua azienda, del tuo brand. Ma il colore è lo strumento, il mezzo per farlo, non il protagonista.

L’obiettivo è restare coerenti con se stessi e con la propria identità. Se hai un pubblico che già ti conosce e ha delle aspettative, non mandarlo in confusione con un’identità visiva che non ti appartiene.

2.    Personalità e coerenza

Ogni colore ha un potere magico, diciamo, un impatto sul pubblico. Una volta che hai scelto quello giusto per il tuo progetto di marketing, spesso è saggio restargli fedele.

Ogni brand ha una personalità con cui presentarsi al pubblico. Quindi, sii coerente con le scelte fatte in tutta la tua comunicazione aziendale o il rischio è di confondere i consumatori con un’immagine vaga e nebulosa.

3.    A chi ti rivolgi?

Il marketing è comunicazione. Se vuoi che funzioni devi sapere perfettamente chi c’è all’altro capo del filo.

Quali sono i valori del tuo target? Quali colori li rispecchiano di più? Non puoi definire la tua brand identity senza sapere queste cose. Anzi, puoi, ma finirai col parlare da solo.

4.    Originalità

Tu, come ogni brand - giustamente - vuoi che la tua azienda sia riconoscibile in modo inconfondibile. A volte per riuscirci è necessario pensare fuori dagli schemi, azzardare un po’. Certo, prima è bene fare un’analisi approfondita, ma la via giusta per la memorabilità è proprio questa: un’immagine assolutamente nuova, mai vista altrove.

Ogni colore è uno strumento, non solo un elemento creativo. È il mezzo con cui un brand ispira precise emozioni al proprio pubblico.

In conclusione, il colore è uno strumento insuperabile per aumentare l’influenza di un brand sul suo pubblico. Ricordati, quella del colore è una comunicazione istintiva e inconscia, ma anche inevitabile.

Il colore parla una determinata lingua e tu non hai modo di fargliela cambiare. Una volta che il tuo pubblico ha visto il colore, il messaggio - o una sua parte - è già partito e già arrivato. Niente può essere più forte, a livello emotivo, di un colore.

Solo un’agenzia grafica esperta può trovare la strada giusta per te, per il tuo marchio e le tue specifiche esigenze di comunicazione. Perché la scelta del colore - o dei colori - che rappresentano la tua azienda, la sua identità visuale, è un passaggio importante, delicato, da non lasciare al caso ma in mano a professionisti. Richiede tempo, studio e la perfetta sensibilità di ciò che il tuo mercato di riferimento cerca.

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