Blog - 13-10-2022

Quali sono i principali canali per vendere online?

E-commerce e social sono canali per vendere online

Il trend della vendita online è in continua ascesa dopo il boom 2020-2021. Sono moltissime le aziende in Italia che hanno scelto di ampliare le proprie opportunità di vendita aprendo un e-commerce o affidandosi a uno dei marketplace, ovvero i canali di vendita affermati sia a livello nazionale che internazionale. 

Cos’è un canale di vendita online?

Un canale di vendita sul web è uno strumento per collocare prodotti e servizi in un mercato così che possano essere acquistati online da potenziali clienti. Se realizzi  un e-commerce è ovvio che sarà questo il primo canale di vendita su Internet della tua azienda, ma non è detto che sia l’unico.

Per chi decide di iniziare a vendere online è importante prendere coscienza del fatto che i canali di vendita a disposizione sono davvero tanti. Scegliere quelli più adatti al tuo business è un passaggio cruciale, soprattutto se l’obiettivo è dare una spinta alle vendite o “sondare il terreno”.

Ogni canale di vendita online, infatti, è un’opportunità, ma richiede comunque energie e risorse, quindi è essenziale scegliere quello, o quelli, più consoni ai prodotti che vendiamo e al tipo di clienti che vogliamo avere.

Come agenzia di web marketing, infatti, diciamo sempre che ogni scelta, per essere perseguibile nel tempo, deve essere sostenibile in termini di tempo, budget e aspettative.

E-commerce: una delle strade per la vendita online

La realizzazione di un e-commerce è per molti il primo passo per entrare nel mondo della vendita online. Dopotutto permette di vendere qualsiasi cosa, o quasi, e di definire le proprie regole. Infatti, solo per fare degli esempi, nel tuo negozio online puoi scegliere termini e condizioni di vendita, prezzi, metodi di spedizione e politiche di reso in completa autonomia.

Un e-commerce può dare davvero grandi soddisfazioni, ma per ottenerle è essenziale prevedere una strategia di marketing con un congruo budget di investimenti per realizzarla. Morale della favola: un e-commerce non è un negozio a costo zero.

A onor del vero, un e-commerce è un negozio potenzialmente meno oneroso rispetto a un retail fisico e con un bacino di possibili clienti infinitamente più grande, ma ha comunque dei costi di gestione di cui tenere conto.

Ad esempio, se i potenziali clienti del tuo negozio online sono presenti in Italia e nel mondo, quindi moltissimi, intercettarli può non essere così semplice e immediato. Servono strategia, organizzazione e analisi dei dati distribuiti nel tempo, con cui definire poi un piano di web marketing efficace al perseguimento degli obiettivi di business aziendali.

Per ‘aprire’ un negozio online ci vogliono in media quattro mesi, non molto in effetti, soprattutto se si decide di adottare la formula del dropshipping, ovvero dell’e-commerce senza magazzino per cui l’infrastruttura logistica è più rapida da organizzare.

Ricordati sempre, però, che  i tempi per farlo ‘lavorare’ e produrre sono strettamente collegati all’intensità dell’attività di marketing che sceglierai di intraprendere con la tua agenzia di fiducia.

Nel tuo e-commerce scegli tu cosa vendere, prezzi, termini e condizioni, metodi di spedizione e politiche di reso

La strada dei marketplace: come scegliere quello giusto?

I tempi e le strategie cambiano se la tua scelta ricade sulla vendita su marketplace come Amazon e eBay. L’avviamento è ancor più rapido, anche se, per esperienza, Amazon ha regole molto stringenti di accettazione prodotti, quindi dipende molto dalla merce che decidi di vendere!

La scelta del marketplace giusto merita le dovute riflessioni. Si tratta, infatti, di veri e propri acceleratori di vendite e possono permettere di avere un ritorno positivo anche nel breve periodo.

Tuttavia è necessario individuare quello più adatto ai tuoi prodotti, valutare tutte le commissioni imposte e avere consapevolezza che in alcuni di essi è imprescindibile adottare una forte politica del prezzo, che si traduce frequentemente in una minore marginalità di guadagno rispetto alla vendita diretta da e-commerce proprietario.

Quello del prezzo online è un tema molto complesso, ma come agenzia di web marketing che gestisce canali Amazon vogliamo darti uno spunto di riflessione: se non hai la possibilità di ‘trattare’ con i fornitori per ottenere prezzi di acquisto vantaggiosi, le marginalità derivanti dalle vendite online su marketplace rischiano a volte di essere bassissime o nulle.  

Il dato reale è che ci sono aziende che non riescono ad avvicinarsi neppure lontanamente ai prezzi scontati presenti nei principali marketplace. Questo significa che prima di decidere di vendere su Amazon o su eBay è importante documentarsi sull’andamento dei prezzi del prodotto che vuoi vendere e poi fare i cosiddetti ‘conti della serva’.  

Ma vediamo quali sono i principali canali di vendita online che potrebbero affiancare, o sostituire, il tuo e-commerce.

Marketplace: scegli lo spazio giusto per te

Amazon

È sicuramente la prima soluzione che viene in mente pensando alla vendita online tramite marketplace. Amazon ha un bacino di utenza enorme, organizzazione logistica al massimo livello ed è il secondo motore di ricerca più utilizzato dopo Google.

Amazon, però, è un mondo a sé, dove il prezzo più competitivo, anche per pochi centesimi, vince su tutto. Se si individuano i prodotti giusti, può dare un grandissimo slancio alle vendite senza neppur dover pensare alla logistica qualora si decida di rinunciare a una fetta di guadagni e affidare tutto ai magazzini Amazon.

eBay

Siamo anche qui di fronte a un canale di vendita online che raggiunge una platea di utenti davvero enorme. Tuttavia, eBay è un marketplace particolarmente indicato per alcune categorie merceologiche, prime fra tutte gli oggetti vintage, oggetti da collezione e parti di ricambio.

 

Etsy

È il canale di vendita perfetto per vendere prodotti artigianali fatti a mano. Etsy sta crescendo esponenzialmente negli anni perché chi lo utilizza per i propri acquisti è perfettamente in target con l’offerta proposta dai venditori.

Facebook e social media

Una persona passa un sacco di ore al giorno sui social media, quindi era inevitabile che diventassero canali di vendita online. Ma che dire dello slancio che hanno avuto durante la pandemia? Sono stati, e sono rimasti, strumenti con cui (ri-)scoprire la televendita in versione digitale. Ma non è solo con le dirette streaming che si può vedere sui social, è oggi possibile aprire uno shop su Instagram e su Facebook senza avere un e-commerce. Oppure collegare il proprio catalogo di prodotti presenti nell’e-commerce all’account WhatsApp business.

Le opportunità delle vendite tramite canali social sono molte e sono efficaci soprattutto nel caso di negozi locali che hanno l’opportunità di allargare progressivamente il proprio bacino di clienti fino ad arrivare, se tutto va bene, anche a una platea nazionale.

Nella vendita su piattaforme social è importante considerare che sarà necessario investire - e non poco -  in apposite campagne pubblicitarie e prevedere un’intensa attività di pubblicazione dei contenuti, video e non.

Come agenzia di web marketing siamo convinti che un e-commerce non sia sempre la soluzione migliore e che la vendita online su altri canali sia , in alcuni casi, un’opportunità più che vantaggiosa , sia come alternativa che come supporto all’e-commerce stesso.

Ma ricorda, è comunque importante valutare sempre le energie che richiede vendere online, le spese da sostenere e la politica di prezzo che vorrai seguire, solo così potrai capire se le marginalità sono interessanti oppure no (in soldoni se il progetto della vendita online vale la pena) e quale canale è il più adatto.

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