Blog - 04-08-2023

Restyling sito web: quando il sito non funziona

Restyling sito web: quando il sito non funziona

Questo è il problema. Il dilemma è molto più diffuso di quanto pensi e se sei qui è perché anche tu stai cercando una risposta. Come agenzia web, noi di X-BRAIN ti aiutiamo a trovarla. 

Se stai valutando un restyling, devi esserti reso conto che il tuo sito web ha un problema, forse più di uno. Il layout grafico del sito ti sembra più “vecchio”? L’ultimo aggiornamento risale a dieci anni fa? Ci vuol poco a capire che dal sito web, così come è adesso, non ti contatta nessuno?

Magari sono mesi che controlli i dati su Google Analytics sperando che crescano, ma puntualmente scopri che, se tutto va bene, sono fermi agli stessi livelli di due anni fa. Nel peggiore dei casi hai un'emorragia di traffico e non sai dove tamponare. Insomma, il quadro non è roseo.

Se riconosci la situazione, è chiaro che il meccanismo si è inceppato. Cosa puoi fare per sbloccarlo? Di sicuro non aspettarti che la cosa si risolva da sola: devi oliare la macchina, ma nei punti giusti. Vediamo insieme come.

Di siti web aziendali ne abbiamo fatti e aggiustati parecchi, e come web agency sappiamo quali sono gli interventi da fare per dare una bella spinta a quei dati di traffico per nulla incoraggianti. Sono sempre i dati, infatti, il riferimento da studiare e monitorare per capire qual è la strada giusta da percorrere per tornare a ricevere contatti dal sito web.

Facciamola semplice: potrebbe volerci il piccone o un semplice ritocco col pennello. L’intervento giusto? Quello su misura per te!

Quanto e cosa ristrutturare? Solo l’analisi può dircelo

Riconoscere di avere un problema è il primo passo per risolverlo. Se vuoi che il tuo sito web funzioni alla grande, prima di tutto dobbiamo analizzare le sue attuali criticità: è da qui che iniziamo per elaborare un piano di interventi strategici che migliorino la situazione di partenza.

L’agenzia web che prende in carico il tuo sito web deve cambiare lo stato delle cose, qualunque intervento faccia. Il punto è fare le scelte giuste, a misura dei tuoi bisogni.

Non sempre il piccone, appunto, è la scelta giusta. Ci sono siti che di base funzionano bene, che magari hanno delle buone fondamenta ma uno stile da svecchiare e altri, invece, che hanno bisogno di una ristrutturazione totale.

Ecco un elenco dei problemi più frequenti, così puoi farti un’idea del tipo di intervento che potrebbe servire al tuo sito aziendale

Eccoli qua, i tre punti cruciali, gli intoppi che impediscono al progetto web di funzionare bene. Questo è il punto di partenza: da qui definiamo come e dove intervenire per ottenere i risultati di web marketing che vuoi.

Cosa valutare prima di decidere?

Se il tuo sito web non lavora come vorresti, ci sono molte cose su cui possiamo intervenire. Prima però abbiamo bisogno di conoscere per filo e per segno la situazione attuale. Ecco perché larga parte delle nostre analisi riguarda il sito web stesso.

Verifichiamo se ha o meno una buona struttura di navigazione e analizziamo le metriche SEO utili a valutare in che modo il sito è posizionato sui motori di ricerca.

Facciamo riferimento a tutti quei complessi (ma fondamentali) parametri tecnici, quali:

  • Keyword posizionate
  • Backlink
  • Internal Linking
  • Velocità di caricamento pagine
  • Presenza di errori di scansione da parte dei crawler

Insomma, si prende il sito e lo si rivolta come un calzino. È un processo di diagnosi che parte dai sintomi per individuare la cura. Una volta fatto questo, si passa alla pratica, e qui viene il bello.

Non si può improvvisare, ci vogliono competenza, strategia e organizzazione. Gli interventi di restyling possono fare peggio che meglio se effettuati alla rinfusa, ovvero senza un progetto alla base.

Fase operativa: ecco in cosa consiste un intervento di restyling

Una volta raccolti tutti i dati utili, è il momento di mettere le mani sul sito web. A questo punto, avendo ben chiari gli obiettivi di marketing, si possono definire le strategie per raggiungerli e le tattiche da mettere in campo (a proposito di obiettivi, strategie e tattiche, leggi il nostro articolo).

Anche in questo caso bisogna calibrare tutto in base alle esigenze specifiche e al tipo di prodotto/servizio da vendere. Le aree di intervento principali sono tre:

1.   Web design: miglioramento dell’aspetto grafico e dei percorsi di navigazione degli utenti sul sito

2.   Web marketing: individuazione delle fonti di traffico su sito e strategie per aumentarlo

3.   Ottimizzazione: interventi tecnici per migliorare le prestazioni del sito e non perdere i risultati ottenuti con il vecchio sito (redirect 301)

Partiamo dal numero 1. Quello sulla parte grafica e sugli elementi visivi è un intervento importante. L’occhio vuole la sua parte ed è necessario intervenire sull’estetica per renderla il più possibile accattivante e funzionale agli obiettivi. Ricordati che la parte visiva è il tuo biglietto da visita e quando un utente entra nel tuo sito web - la casa della tua azienda online - devi riceverlo nel migliore dei modi.

Attenzione però, se facendo il restyling grafico ti dimentichi di mantenere buoni percorsi di navigazione e un alto livello di usabilità, gli obiettivi che ci eravamo preposti difficilmente saranno raggiunti. Fidati!

Punto numero 2, le fonti di traffico. Per il tuo prodotto, quale canale di comunicazione è meglio utilizzare per portare utenti sul sito? Social, pubblicità, email, podcast, video?

Le opzioni sono tantissime, ma non è detto che servano tutte, a volte basta concentrarsi su una sola risorsa per ottenere il massimo risultato. Tutto dipende dall’identità della tua azienda e dal pubblico al quale ti rivolgi. Attivare tutto a prescindere non è mai una buona idea: pochi risultati e tanta dispersione delle risorse.

Ciò che conta di più in fase di restyling del sito è fare scelte coerenti e funzionali ad accogliere al meglio gli utenti che provengono dai canali chiave.

Infine, parliamo del nostro ultimo punto, gli interventi tecnici. Per farlo, però, abbiamo meno di due secondi, perché è questo il tempo che ti danno gli utenti per vedere la tua pagina bella, pronta e caricata. Se non puoi garantirgli questo, hai perso in partenza. 

Restyling del sito completato: e adesso?

Finito il restyling, finito il lavoro? Proprio no, anzi, siamo solo all’inizio. Se la fase di ristrutturazione è stata efficace potremo dirlo solo valutando i risultati.

Ora inizia la fase del monitoraggio: bisogna misurare i KPI, i Key Performance Indicator, che potrebbero essere tradotti così:

  • Quante visite in più sta facendo il sito?
  • Quanto engagement hanno i tuoi post?
  • Come è cambiata la frequenza di rimbalzo?
  • Il tasso di conversione è cresciuto?
  • Come vanno le vendite?

Ci sono tool che ci permettono di fare gli 007 della situazione. Possiamo controllare ogni movimento degli utenti sul tuo sito e persino tracciare mappe di calore per capire dove dirigono lo sguardo quando navigano le pagine. Sempre nel rispetto della privacy.

Restyling sì, ma fatto bene

L’avrai capito, il restyling è un’operazione di precisione. Chi vuole migliorare il proprio sito web, molto spesso, parte con i migliori intenti ma si ritrova con risultati deludenti. Il rischio di affidarsi a professionisti sbagliati, in effetti, è alto, peggio ancora se l’alternativa è il fai da te.

Il percorso per realizzare un sito web performante è segnato da azioni precise che richiedono specifiche competenze professionali: analisi, intervento, monitoraggio. Il segreto? Trovare l’agenzia web giusta ad accompagnarti in questa remise en forme!

Hai un progetto di cui vuoi parlarci?